Non molti sanno che nella scelta di un serramento molta attenzione deve essere dedicata alla scelta dei vetri.
La scelta di una buona vetratura per i propri infissi significa fare un vero e proprio investimento perlopiù in materia di contenimento energetico e difesa dai rumori esterni.
La materia in questione è ostica sia per i non addetti ai lavori, sia per lo stesso tecnico.
È bene chiarire che la normativa in tema di contenimento energetico ci viene incontro e quindi un infisso con un vetro mediocre possiamo dire che non ci verrà più proposto, però suo malgrado un affittuario potrebbe trovarselo ancora in casa per incuria del proprietario, visto che fa parte di opere di manutenzione straordinaria e in questi anni ci sono stati (e continuano ad esserci) agevolazioni per effettuare queste lavorazioni. Nei vecchi appartamenti anni ’70 gli infissi presentavano ante con una sola lastra di vetro, ebbene era una soluzione che se anche avesse rispettato una corretta posa in opera, non consentivano né abbattimento acustico, né riparo dal freddo e dal caldo quindi un notevole dispendio energetico ed economico.
In un appartamento che ristrutturiamo o costruiamo, la scelta del vetro deve essere il giusto compromesso per tutti gli infissi della nostra casa, una cosa che può sembrare ovvia, ma non è così, vediamo il perché: un appartamento potrebbe avere un lato su una strada trafficata e un altro su un cortile interno, o ancora un lato di affaccio a Nord che è il lato più freddo ed uno ad Est, che è invece è quello ottimale, ebbene bisognerebbe effettuare di volta in volta una scelta ad hoc che consideri ogni singola esposizione del nostro appartamento, cosa che in realtà non viene quasi mai effettuata, perché il più delle volte il recupero del gap dovuto dalla differente esposizione è affidato al dimensionamento degli elementi riscaldanti.
Una decina di anni fa, si è iniziato a montare gli infissi con doppio vetro e singola camera, che a secondo lo spessore della singola lastra e se la vetrocamera avesse all’interno gas isolanti o meno, hanno migliorato gli obiettivi di controllo del dispendio termico della casa.
La ricerca di nuovi parametri performanti hanno spinto la produzione all’immessa sul mercato di infissi con doppia camera. Si ha dunque un notevole recupero in termini di contenimento energetico rispetto al passato e una maggiore attenzione al comfort acustico.
Un buon infisso montato bene, nella giusta posizione e con una buona capacità di tenuta all’aria e all’acqua, con la scelta di vetrazione idonea è un buon presupposto per non avere muffa intorno all’infisso o condensa sul vetro. Questi fattori vanno comunque controllati con la giusta ventilazione all’interno del vano e con una buona coibentazione dell’edificio, ma vorrei segnalare un altro elemento, che contribuisce alla condensa del vetro e aumenta la dispersione di aliquote di calore, un elemento meno conosciuto e molto meno verificato.
Vorrei richiamare la vostra attenzione alla canalina del vetrocamera ed in particolare al distanziatore all’interno che rischia di rovinare il vostro sforzo nel controllo del dispendio energetico: un materiale sintetico all’interno del vetrocamera ,leggermente annegato all’interno del telaio, aiuta l’isolamento dell’infisso, a differenza di quanto può accadere in presenza di materiali come l’alluminio o l’inox che tra l’altro favoriscono la condensa sul vetro.
La condensa al vetro oltre ad essere un campanello d’allarme per un cattivo controllo termo igrometrico della stanza, bagna il telaio dell’anta che, sopratutto se in legno, è una delle cause del deterioramento precoce dei vostri infissi.
Per concludere l’argomento dobbiamo dire che anche la presenza di scuri piuttosto che tapparelle dà un ulteriore, seppur minima aliquota, di contenimento energetico: la differenza fra questi sistemi di oscuramento, per inciso, consiste sia per il materiale degli elementi, sia per il fatto che le tapparelle in prossimità del cassonetto dell’avvolgibile creano il peggior ponte termico di un edificio.